Avvocato Brescia | Decreto Ristori (D.L. n. 137 del 28/10/2020)
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Decreto Ristori (D.L. n. 137 del 28/10/2020)

Per sostenere le aziende ed i cittadini in un grave periodo di emergenza sanitaria e difficoltà economica, il Governo ha approvato il Decreto Ristori (D.L. 28/10/2020 n. 137).

Tale decreto, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 6 novembre 2020 (GU Serie Generale n.269 del 28-10-2020), è entrato in vigore il 29 ottobre 2020.

Sono numerose e tutte urgenti le misure di sostegno contenute nel Decreto Ristori. Si tratta di interventi che, molto probabilmente, verranno ampliati e modificati in sede di conversione in legge entro 60 giorni.

Il decreto interviene con uno stanziamento di 5,4 miliardi di euro (indebitamento netto) e 6,2 miliardi (saldo da finanziare), destinati al ristoro delle attività economiche interessate ed al sostegno dei lavoratori impiegati in tali settori.

Il Decreto Ristori, oltre a sostenere determinati settori produttori ed i lavoratori, introduce ulteriori misure urgenti in materia di giustizia e sicurezza legate all’epidemia da Covid-19.

Si attende l’arrivo del Decreto Ristori bis, approvato il 6 novembre 2020 ed in via di emanazione, che andrà ad aggiornare il Decreto Ristori.

Il Ministero dell’Economia sta valutando strategie per sostenere anche le attività secondarie e le filiere dei codici ATECO (allegato 1, art. 1) individuati per dare un aiuto anche a chi non rientra direttamente nei codici inclusi nel testo.

Analizziamo quest’ultimo decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

 

Decreto Ristori (D.L. n. 137 del 28/10/2020): contributi a fondo perduto

A sostegno delle attività individuate nel testo del decreto, colpite dalle misure restrittive per il contenimento della diffusione dell’epidemia, lo Stato riconosce un contributo a fondo perduto (art.1). Le attività ed imprese che hanno maggiormente risentito delle recenti misure restrittive anti Covid-19 sono bar, ristoranti, alberghi, discoteche, palestre, cinema, gelaterie, pasticcerie, taxi-NCC che subiranno notevoli perdite per via delle limitazioni di orario, chiusure anticipate o chiusure.

I beneficiari sono soggetti con partita IVA aperta prima del 25 ottobre 2020 che abbia subito una riduzione di 2/3 del fatturato soltanto nel mese di aprile 2020 rispetto ad aprile 2019, per importo pari al 10% del calo di fatturato così individuato, comunque non inferiore ad € 1.000,00 per le persone fisiche ed € 2.000,00 per le persone giuridiche. Questa scelta è finalizzata a velocizzare i tempi di erogazione, pur considerando che il periodo preso in considerazione è stretto.

I beneficiari riceveranno il contributo entro la metà di novembre direttamente nel conto corrente senza dover effettuare nessuna richiesta. Tutto avverrà automaticamente secondo la stessa procedura già adottata dall’Agenzia delle Entrate per i contributi a fondo perduto legati al Decreto Rilancio. Verrà erogato un contributo da 1 a 4 volte la somma concessa in passato. L’importo massimo del contributo non potrà superare i 150mila euro.

Lo stanziamento previsto per i contributi a fondo perduto è di 2,4 miliardi di euro.

 

La questione delle attività secondarie, contributo a fondo perduto per agricoltura e pesca

Il problema delle attività secondarie è da valutare con attenzione: all’art. 1 del Decreto Ristori viene stabilito il riconoscimento del contributo a fondo perduto solo per l’attività prevalente, quindi chi svolge l’attività secondaria (seppure con volumi importanti) per ora è escluso.

Il Decreto Ristori istituisce un fondo stanziando 100 milioni di euro per sostenere le imprese delle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura gravemente colpite dalle restrizioni anti Covid-19.

L’erogazione dei contributi a fondo perduto per queste filiere viene effettuata dall’Agenzia delle Entrate in base alle modalità previste da un apposito decreto del Ministro delle Politiche Agricole.

 

Agevolazioni fiscali, proroga cassa integrazione, esonero versamento contributi previdenziali

Il Decreto Ristori introduce altre agevolazioni, tra cui cancellazione della seconda rata IMU, blocco dei pignoramenti e credito d’imposta sugli affitti.

Tutte le categorie individuate dal decreto non dovranno pagare la seconda rata dell’IMU per immobili e pertinenze utilizzati per svolgere la propria attività, a patto che il proprietario sia anche il gestore dell’attività svolta nei locali.

Il credito d’imposta sugli affitti previsto dal Decreto Rilancio viene esteso alle categorie individuate, colpite dalle restrizioni nei mesi di ottobre, novembre e dicembre ed ampliato alle imprese con ricavi che superano i 5 milioni di euro. Può usufruire del credito d’imposta chi ha registrato un calo del fatturato di almeno il 50% nei mesi suddetti rispetto agli stessi mesi dell’anno precedente. Il credito si può cedere al proprietario dell’immobile locato.

In tutta Italia, fino al 31 dicembre 2020, viene sospesa qualsiasi procedura esecutiva per il pignoramento degli immobili riferiti all’abitazione principale del debitore.

Con uno stanziamento di 1,6 miliardi viene prorogata di ulteriori 6 settimane la Cassa integrazione ordinaria, in deroga e di assegno ordinario legate all’emergenza COVID-19. Potranno usufruirne tra il 16 novembre 2019 e il 31 gennaio 2021 le imprese soggette a chiusura o limitazione delle attività e le imprese che hanno esaurito le precedenti settimane di Cassa integrazione.

Ai datori di lavoro che hanno ridotto o sospeso l’attività (ad esclusione del settore agricolo) viene riconosciuto un esonero del versamento dei contributi previdenziali per massimo 4 mesi (entro il 31 maggio 2021). L’esonero viene così calcolato:

  • 100% dei contributi previdenziali in caso di riduzione del fatturato pari o superiore al 20%;
  • 50% dei contributi previdenziali in caso di riduzione del fatturato inferiore al 20%.

 

Sostegni al settore del turismo, cultura e spettacolo

I settori del turismo, cultura e spettacolo sono stati quelli più colpiti dall’epidemia del Coronavirus. Perciò, lo Stato introduce ulteriori misure di sostegno per evitare di aggravare l’impatto già pesante sulle attività, sull’occupazione e sull’indotto.

Vengono incrementati i seguenti fondi:

  • Fondo a sostegno delle agenzie di viaggio, tour operator, guide ed accompagnatori turistici – 400 milioni (oltre ai 265 stanziati precedentemente);
  • Fondo a sostegno dello spettacolo, cinema e audiovisivo – 100 milioni di euro;
  • Fondo per le emergenze di imprese ed istituzioni culturali – 50 milioni di euro.

Inoltre, si estende al 30 giugno 2021 la possibilità di usufruire del tax credit vacanze da richiedere entro fine anno 2020.

Il Decreto Ristori estende, per i soli biglietti di spettacoli dal vivo, la possibilità del rimborso con voucher entro il termine del 31 gennaio 2021.

Sono, inoltre, previste:

  • proroga della cassa integrazione e indennità speciali per il settore del turismo;
  • un’indennità di mille euro per i lavoratori autonomi e intermittenti dello spettacolo.

 

Decreto Ristori: aiuti all’export, alle fiere ed allo sport dilettantistico

Per potenziare le esportazioni italiane e favorire il sistema delle fiere internazionali sono stati stanziati 350 milioni per i seguenti fondi:

  • Fondo per l’erogazione di finanziamenti agevolati;
  • Fondo per la promozione integrata.

 

Il Decreto Ristori istituisce un Fondo ad hoc per le Associazioni e Società

sportive dilettantistiche, destinato all’adozione di misure di sostegno e ripresa, considerato che si sono trovate nuovamente costrette a cessare o ridurre la propria attività. Il Fondo è stato dotato, per il momento, di una riserva di 50 milioni di euro per l’anno 2020.

Per il mese di Novembre 2020 la società Sport e Salute S.p.A. rinnova l’impegno all’erogazione del bonus di € 800,00 in favore dei lavoratori impiegati con rapporti di collaborazione presso il CONI, il Comitato Italiano Paralimpico, le federazioni e le associazioni sportive riconosciute e dilettantistiche, che abbiano cessato, ridotto o sospeso la loro attività causa Covid-19. Per chi ha già beneficiato del bonus nei mesi di marzo, aprile, maggio e giugno, la somma verrà erogata automaticamente, senza necessità di ulteriore domanda.

 

Decreto Ristori: ulteriori misure di sostegno

Il Decreto Ristori riconosce 2 mensilità aggiuntive di Reddito d’emergenza riservato alle famiglie in difficoltà, che ne avevano già diritto in precedenza.

Per rafforzare il sistema sanitario, sono previsti i seguenti interventi:

  • stanziamento dei fondi destinati a somministrare 2 milioni di tamponi rapidi presso i medici di famiglia;
  • istituzione del Servizio nazionale di risposta telefonica per la sorveglianza sanitaria e le attività di contact tracing presso il Ministero della Salute.

Nel settore Giustizia vengono introdotte disposizioni per la semplificazione del deposito di atti, documenti ed istanze e per l’utilizzo di collegamenti da remoto in ambito civile e penale.